Vai ai contenuti
Questa non posso non commentarla, ed anche se siamo nel bel mezzo di una coda d’estate che ancora ne avrà per molto, è giusto riprendere un POST social molto in voga ultimamente, che rievocando una frase apparsa qualche anno fa sul quotidiano LIBERO in relazione al dibattito sulle natalità, sostiene che sarebbe il caso di “Togliete i libri alle donne e così torneranno a far figli.”
Spesso mi faccio aiutare dalle canzoni per affrontare temi che ci riguardano da vicino, ed oggi mi risuona in testa sempre lo stesso motivo, vecchio di qualche anno fa (Sanremo 2011) ma straordinariamente attuale e ottimo da prendere come spunto durante quegli esami introspettivi, di cui ogni essere umano necessita, quando ci si sente oppressi dalla tristezza, la noia, la delusione da qualcosa/qualcuno o arrabbiati con se stessi per qualche errore di troppo, che ci rende fragili e prede di pensieri negativi, catapultandoci in dimensioni che sanno di grigiore e tedio esasperato.
siamo figli di un sostantivo astratto che fa sognare, disperare, sperare e muove il mondo, azioni, gli astri, le stelle e la VITA!
Torna ai contenuti