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Spesso mi imbatto in quei video motivazionali e dall’alto contenuto riflessivo sulla vita e le “cose” che ci appartengono, siano esse materiali o immateriali, altamente condizionatrici del nostro essere ed esistere.
Confesso che li abbandono quasi subito perché sembrano forzatamente esagerati e finalizzati solo a sorprendere e ben poco a lasciare nello spettatore un senso riflessivo profondo.
Ma un video che mi è rimasto particolarmente impresso mi piace riepilogarlo, perché continuo a credere che possiamo ancora salvarci dagli orrori della guerra e questa incomprensibile volontà di farsi del male e uccidere solo per rabbia, incomprensioni e invidia, che scatena follie omicide tra padri e figli, mariti e mogli, ragazzi e quel nemico di nome “malessere di vivere” che allontana dalle coscienze il prezioso valore assoluto da affidare alla VITA!
Spesso mi faccio aiutare dalle canzoni per affrontare temi che ci riguardano da vicino, ed oggi mi risuona in testa sempre lo stesso motivo, vecchio di qualche anno fa (Sanremo 2011) ma straordinariamente attuale e ottimo da prendere come spunto durante quegli esami introspettivi, di cui ogni essere umano necessita, quando ci si sente oppressi dalla tristezza, la noia, la delusione da qualcosa/qualcuno o arrabbiati con se stessi per qualche errore di troppo, che ci rende fragili e prede di pensieri negativi, catapultandoci in dimensioni che sanno di grigiore e tedio esasperato.
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